venerdì 12 dicembre 2008

La banca del baratto


Mercati in crisi? Le aziende italiane corrono ai ripari utilizzando il sistema economico più vecchio del mondo: il baratto.

Novità di questi giorni è “CambioAffari” un Network Professionale, di una società piemontese,
che sviluppa compravendite tra aziende senza l’impiego di denaro grazie al solo utilizzo del baratto.

Il funzionamento del sistema è semplice. Le aziende interessate ad utilizzare CambioAffari, dopo averne sottoscritto l’adesione, descrivono i beni ed i servizi che intendono “permutare”. Gli operatori di CambioAffari si occupano di ricercare l’azienda “speculare”, interessata cioè ad effettuare la permuta. Messe così in contatto, le due imprese gestiscono in autonomia lo scambio e la compensazione dei beni secondo il valore economico pattuito.

Negli Stati Uniti il Corporate Barter viene utilizzato da oltre 30 anni e arriva a muovere quasi il 2% del PIL.
Secondo Ron Whitney, direttore della International Reciprocal Trade Association, negli USA esistono oltre 400 barter network. Tra queste la Merchants Carter Exchange permette ai suoi abbonati di scambiare servizi e merci e di pagarli con una apposita moneta: il barter dollar.

Numerosi sono i vantaggi come: effettuare acquisti senza intaccare la liquidità, diminuire gli oneri finanziari e l’indebitamento bancario, aumentare i profitti, diminuire le giacenze e gli stock ma soprattutto non fermare l’economia in un momento così delicato per i mercati internazionali.

A riprova del successo che sta incontrando la formula, anche i governi barattano. Di recente la Thailandia ha annunciato che in cambio di petrolio può fornire migliaia di tonnellate di riso all’Iran.
La crisi finanziaria, si sa, aguzza la fantasia!

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