martedì 29 aprile 2008

Third life o Second life, dov’è il contenuto vincente?

Sta iniziando il declino di Second life ed è pronto già in fase demo Third life
Ma che utilità hanno questi mondi virtuali?
Chi la conosce e la studia sostiene che il calo di presenze di Second life sia dovuto ad una difficoltà di gestione della vita artificiale, un disinteresse dovuto alla difficoltà di sentire quanto vissuto dagli avatar e la cavillosa operazione di cambio dei linden dollar in moneta reale.
Quindi la difficoltà di Second life e la trasposizione della “seconda vita” nel reale. Quasi un controsenso!

Niente paura! Arriva Third life.
Cambia la confezione, cambia l’accesso. Stavolta l’avatar sarà uguale a te, basta inviare una foto e con il minimo sforzo di un click, ti digitalizzano in 3D.
Ma la fantasia, l’estraneazione dov’è se cerchiamo di riprodurre il reale intorno a noi?

La lettura del fenomeno dei mondi virtuali è duplice.

O cerchiamo di riprodurre la realtà nel virtuale, perché il nostro reale non è più vivibile. Troppo lavoro, troppa fatica per restare si e nò a galla e quindi benvenuta Third life ed il suo avatar clone.

Oppure anche in questa realtà virtuale di terza generazione la componente del sogno manca e la vera avventura sarà scoprire come mettere un po’ di fantasia dove non c’è.
Quindi il benvenuto a Third life resta, ma è aperto anche a tutti i canali che daranno libero accesso alla creatività ed al potenziale di chi, ancora, ce l’ha!

martedì 22 aprile 2008

Il virtuale e l'editoria

Attraverso il canale digitale si possono distribuire anche beni considerati parte del mondo reale per eccellenza come i libri.

Sono diversi i servizi di editoria multimediale che si stanno proponendo al mercato.
Lo stesso Amazon che è il re delle librerie on-line ha sviluppato il suo Kindle, programma che permette di scaricare molto rapidamente un intero libro scegliendo tra i più di 100mila disponibili, e di leggerli modificando, se opportuno, la grandezza del carattere.

Per chi è affezionato alle letture cartacee, ma vuole sfruttare le potenzialità di distribuzione e l’abbattimento dei costi che garantisce la rete, niente paura!

Con Lulu si possono vendere libri sia in formato digitale che cartaceo, la copia fisica sarà spedita all’indirizzo scelto.
L’impaginazione può essere a libera interpretazione dell’autore o può usare il format di impaginazione messo ad disposizione dallo stesso Lulu.
Se questa possibilità data dalla rete sia più una rinascita dell’editoria o delle fantasie autoriali, è presto per dirlo.

giovedì 10 aprile 2008

Employee Relationship Management

Un azienda custumer oriented non si deve limitare a perfezionare il CRM, ma deve lavorare al suo interno. Queste tecniche si chiamano gestione delle relazioni con gli impiegati ERM (employee relationship management).

Gli impiegati sono il vero contatto dell’azienda con l’esterno. Per questo trasmettere il senso di engagement, di coinvolgimento verso il proprio lavoro, è il modo migliore per avere un gruppo efficiente in grado di portare dei risultati.
Come testimoniato da una ricerca della Gallup Organization, sono le emozioni che conducono il nostro umore. Il 30 % delle decisioni che prendiamo è su base emotiva ed il 70% è su base emozionale.

lunedì 7 aprile 2008

Google AdWord un altro passo verso il marketing one to one

Google ha introdotto un nuovo meccanismo di distribuzione degli annunci pubblicitari per target demografici, Google AdWord.

La targettizzazione per età e sesso sarà possibile nei network in cui gli utenti registrano queste informazioni come Myspace e Friendster.
I dati arriveranno direttamente ad AdWord in forma anonima e già aggregata per aree di interesse, così da non poter identificare i singoli utenti.

La possibilità di restringere il target finale offre agli inserzionisti maggiori possibilità di successo.

Con questo strumento Google si avvicina ancora di più alle potenzialità del marketing one to one, anche se limitato a networks che rendono possibile la selezione delle informazioni dei target.

martedì 1 aprile 2008

Viral marketing: il social network italiano


Viral marketing, letteralmente marketing virale. Il marketing che sfrutta il gioco del passaparola insinuandosi tra le abitudini e le confidenze della gente.

Per far nascere il passaparola da qualche parte bisogna cominciare.

Un esempio tutto italiano è il social network di Zzub (http://www.zzub.it/).

Sotto questo nome c’è una comunità di iscritti che si prestano a testare e a lanciare tramite passaparola le campagne proposte.

Le attività sono diverse, dal già consolidato sistema dei questionari con indagini su diverse campagne ad una vera organizzazione del passaparola.
Gli iscritti al network scelgono a quale campagna partecipare.
In base alle indicazioni delle singole campagne devono riportano sia un feedback sulle reazioni personali in merito alla campagna, sia un report che dettaglia i momenti e le reazioni del passaparola effettuato. Per ogni azione si acquisisce un punteggio che da valore alla credibilità dello “Zubber” iscritto.