lunedì 15 dicembre 2008

Arriva la carica dei “Nati digitali”

Utilizzano il 2.0, comunicano attraverso instant messanger, blog, wiki e webcam; nel tempo libero giocano ai videogame multiplayer, si creano una pagina su myspace e partecipano ai forum tematici.

Per i nativi digitali la rete è il primo passo, il mezzo che permettere di ottenere tutto col minimo sforzo. Il nativo è sempre online: “non usa la rete ma è la rete”.

In questo boom le aziende partecipano al gioco, soprattutto contano su internet per arrivare direttamente ai propri stakeholder.

Per questo si è diffusa la moda di “coinvolgere” il pubblico, l’obiettivo è l’Engagment. Per esempio attraverso la “generosa” offerta di pubblicare gratuitamente sul proprio sito, i materiali della community.
Resta da capire se questa bramosia di contenuti dal “basso” è una necessità, in quanto la sola pubblicità tradizionale non è più sufficiente, o se questo tipo di advertising sia un’astuta mossa per coinvolgere gli utenti risparmiando sui costi.
In questo contesto le aziende possono creare un blog aziendale per umanizzare il proprio rapporto con l’esterno e sviluppare una comunicazione che non sia più solo pubblicitaria e persuasiva.
Agli user-generated content, quindi, le aziende rispondono con i company-generated content.

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