martedì 23 dicembre 2008

Azienda 2.0 per lo sviluppo di ambienti virtuali

L’alleanza tra Ibm e Linden Lab, con Second Life, è ancora la misura delle potenzialità del mercato nei mondi virtuali.

Questa tecnologia ha reso l’interazione sempre possibile a prescindere dalla ubicazione fisica degli addetti che, grazie agli avatar, lavorano insieme, condividono documenti, si scambiano informazioni utilizzando anche la propria voce.

I numerosi i vantaggi prospettati alle imprese sia logistici che di qualità della vita sembrano non bastare più.

Alcune aziende stanche di attendere il boom dei consumi virtuali ,deluse dai pochi profitti, iniziano a chiudere i battenti nell’universo Linden.
Il business legato a Second Life risulta essere meno redditizio delle aspettative?
O semplicemente il numero di utenti raggiungibili tramite il mondo virtuale è troppo ridotto, per giustificare gli investimenti comunque ingenti?

Intanto in Italia, paese tradizionalmente in ritardo sui nuovi trend, la “crisi” di Second Life non sembra essere ancora stata avvertita.

Postecom sta verificando le opportunità di utilizzo della piattaforma a beneficio della Pubblica Amministrazione italiana, dell’università, della scuola, della sanità e della finanza.

Quale saranno i risultati delle aziende italiane verso l’utilizzo della realtà virtuale?
Intanto un primo guadagno sono la riduzione dei costi di affitto delle strutture e delle bollette dell’energia!

Nessun commento: