martedì 3 marzo 2009

La battaglia dei “diritti” colpisce YouTube

Dopo il grande successo arrivano le polemiche!
Com’era inevitabile, per il “portale dello sharing” fioccano i ricorsi delle case discografiche e cinematografiche.

La prima a fare causa a YouTube è stata Viacom, seguita da Mediaset e per ultima la Warner che ha rotto i rapporti con il sito multimediale costringendo l’azienda a togliere dalla “programmazione” tutti i video targati Warner.

Il motivo è il solito: “copyright infrigment”, le canzoni e i video erano sul sito senza alcuna forma di accordo con gli aventi diritto.

Insomma, YouTube prova a forzare le regole del copyright?
Secondo Patrick Walker, responsabile del rapporto con i partner, non è così. Il loro interesse è la protezione dei diritti d’autore e del copyright, e la loro missione è organizzare l’informazione e renderla accessibile a tutti.
Il loro semplice messaggio, per l’industria dello spettacolo, è di cercare di lavorare in partnership per riuscire ad adattarsi ai continui cambiamenti di scenario.

Ma… anche la legge colpisce!
Infatti è tempesta nel mondo della rete per la misteriosa proposta di legge anti-pirateria che dovrebbe sanzionare i download illeciti tramite il peer-to-peer. Alla terza infrazione è previsto il ritiro dell’accesso ad Internet. E secondo tale proposta ai prestatori di servizi, in caso di illegalità, sono attribuiti specifici profili di diretta responsabilità civile, amministrativa e penale.


Ci chiediamo se si ritornerà a concepire il copyright come uno strumento censorio e non di sviluppo sociale come siamo abituati a percepirlo.

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