martedì 27 maggio 2008

Camminare sul gigante…

Perché ci sono strategie di marketing vincenti ed altre meno?
A volte una società acquisisce o perde mercato in base a pochi, fatali ed ovvi errori.
Penso ad un caso storico come la Kimbery-Clark che acquisisce una piccola fetta di mercato scuotendo un prodotto in declino, gli Scott-Towels , grazie ad una buona strategia di prodotto ed all’inerzia della Procter & Gamble competitor assoluto con il suo Bounty.

Eppure la preparazione di marketing era indubbia da ambo le parti…
Cosa non ha funzionato?

Su questo argomento mi viene in mente una trasposizione animata dei “Viaggi di Gulliver”.
Gulliver naufraga nel paese dei lillipuziani, omini piccoli piccoli.
Viene ritrovato ancora svenuto sulla spiaggia da un abitante del villaggio.
Il piccolo lillipuziano corre ad avvisare il paese. Così un’intera spedizione armata di forconi e bastoni si avventura nella notte per catturare il Gigante, ma sulla spiaggia non si vede nessun gigante e la brigata inizia a deridere il povero lillipuziano .

Gli omini stavano camminando sopra al Gigante.
Erano tutti sopra il gigante e non se ne erano accorti!
Solo il vecchietto della comitiva, un po’ sordo con il suo trombone avverte lo strano sussulto del terreno su cui camminava ed avvisa gli altri.
In seguito lo stesso Re dei lillipuziani poco fiducioso di trovare veramente un gigante ad attenderlo… si guarda intorno e non trova niente…
Anche il Re non vede l’uomo gigantesco al suo fianco.


Gulliver era così grande rispetto a tutti, così evidente, da “passare inosservato!

Credo che questa sia una metafora molto calzante di un uomo di marketing.

Quando l’intuito lascia tutto il passo alla ragione ed al calcolo, quando la sicurezza nei propri strumenti e nei propri prodotti prende il sopravvento, anche le persone più solide commettono errori.





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