martedì 31 marzo 2009

Pericolo cellulare!

Le possibilità che offre un telefono cellulare sono enormi.
Siamo in grado di navigare, utilizzare suite office, comunicare tramite videoconferenza, insomma tutto quello che facciamo con il computer, lo possiamo fare ovunque con il cellulare.

Ma con i vantaggi arrivano spiacevoli sorprese, arrivano i pericoli della navigazione web: virus, trojan, worm, furto di identità…

Non si tratta più di semplice clonazione della SIM, ma a preoccupare è proprio una sovrabbondanza di possibili attacchi elettronici che spaziano dall’intercettazione di dati “sensibili” alla sottrazione di “credito economico”.

A rendere più semplici tali azioni pirata è che molti smartphone utilizzano sistemi operativi ben noti agli hacher dei computer.

La soluzione?
Forse un'idea un po' troppo commerciale,ma... per ora è l'unica e la più ovvia... installare sul cellulare la versione “mobile” del sistema anti-hacher…sperando di evitare così sorprese poco gradite!

venerdì 27 marzo 2009

Telemarketing e uso delle banche dati

Le aziende di call center potranno utilizzare, fino al 31 dicembre 2009 per la propria attività promozionale, le banche-dati attingendo agli elenchi telefonici pubblicati prima dell’1 agosto 2005.

Il rischio prospettato per i consumatori dal decreto “milleproroghe”, approvato al Senato ora in attesa di approvazione alla Camera, è notevole.

L’entrata in vigore di questa legge rende legale l’uso, oggi ritenuto illecito, dei dati trattati senza il consenso informato da parte del cittadino, basta che siano stati raccolti prima del 1° agosto 2005, revocando così le recenti decisioni prese dal garante della privacy.

Paradossalmente così, anche coloro che, esasperati dalle assillanti campagne pubblicitarie, avevano richiesto la cancellazione dagli elenchi pubblici, saranno di nuovo bersaglio del marketing telefonico.

Sembra che, il provvedimento del Governo sia stato approvato per sostenere le imprese operanti nel settore del CRM, vista la crisi economica in atto, soprattutto per ridurre i tagli al personale. Sicuramente un’esigenza legittima e condivisibile che però non può ledere la privacy del cittadino.
Rischiamo soltanto di ritornare indietro nel tempo e di subire le telefonate selvagge dei venditori a qualsiasi ora del giorno e di perdere tutti i vantaggi che un corretto uso del CRM può dare alle imprese.

martedì 24 marzo 2009

Studiare l’impresa, l’impresa di studiare

Si tratta dell’incontro tenuto dalla Citel Group in una scuola napoletana in cui gli argomenti trattati sono stati CRM, business intelligence e web tv.

La web tv sarà il prodotto di punta dell’azienda con la novità Seven-i-tv. L’obbiettivo è dialogare con la propria utenza di riferimento attraverso uno strumento innovativo, fornendo contenuti come video aziendali.

La comunicazione, infatti, oggi è l'elemento distintivo che fa la differenza, non basta realizzare un buon prodotto o un buon servizio se il mercato o i possibili clienti non lo vengono a conoscere.

Ecco che la web tv rappresenta lo strumento di comunicazione efficace ed innovativo. E' ideale per le aziende sia di prodotto che di servizio che devono spiegare in modo facile e di appeal ai propri stakeholders (clienti, fornitori, dipendenti) i servizi offerti.

venerdì 20 marzo 2009

Dopo la calma della new economy, il venture capital

Nonostante la crisi, non si rinuncia alla voglia di innovare.
Il venture capital punta molti investimenti verso le realtà imprenditoriali web oriented.

Il web da sempre è stato molto generoso con le persone dotate di idee ed intuizioni brillanti ecco perché è possibile che, mentre le imprese tecnologiche più grandi vedano appiattirsi la “curva” della crescita, nuove micro-aziende possano vivere crescite esponenziali.
In Italia nel 2008 quasi 1 operazione di venture capital su 4 ha riguardato il settore dell’hi-tech.

La cosa non è passata inosservata da parte delle istituzioni pubbliche e recentemente si è sbloccata l'iniziativa del fondo del Ministero per l'Innovazione per far partire nuove iniziative nel 2009.

Ciò non toglie pregiudizi e rischi a questa attività, quindi per non incrinare la fiducia già precaria dei grandi investitori in questo business, bisognerà fare e fare bene altrimenti il capitolo venture capital potrebbe essere del tutto abbandonato in Italia con buon rischio delle innovazioni e delle idee dei piccoli.

martedì 17 marzo 2009

Barilla “quella passione che abbiamo in comune”

La Barilla ha festeggiato i suoi 132 anni di storia con una nuova attività di comunicazione, uno spot dove racconta il passato il presente e il futuro dell’azienda trasmesso su tutte le principali emittenti televisive, nazionali e non, nei formati da 40 o 60 secondi.

Una storia raccontata per immagini per dare il senso di un sogno che è riuscito ad affermarsi nei 132 anni di vita dell’azienda.

Oltre allo spot tv è stata pianificata una campagna video banner sui principali siti e portali internet implementata anche da uno spazio web ufficiale, http://www.barilla132.it/ , in cui gli utenti potranno godere dello speciale taglio a 132’’ del film, che entro marzo verrà messo in onda nelle sale cinematografiche italiane.

Un esempio vincente di campagna che usa e valorizza i diversi mezzi e strumenti in mano alla comunicazione contemporanea, una prima strada tra web e cinema?

venerdì 13 marzo 2009

Eurotech: la fabbrica delle idee tecnologiche

Eurotech, una delle aziende più innovative nel campo della microelettronica, le sta pensando tutte.

Alle scorse elezioni, gli elettori americani non autosufficienti hanno potuto votare Obama o Mc Cain on line, grazie a dei micro-pc.

Ma questa è solo una delle tante applicazioni della miniaturizzazione di computer in cui Eurotech è ormai leader mondiale.

L’ultima idea è il computer che si indossa al braccio come un orologio, in grado di resistere a condizioni ambientali proibitive, mantenendo le mani libere.

Ma oltre alla sfida di realizzare prodotti sempre più piccoli, capaci di diventare invisibili, l’azienda friulana opera anche sul fronte dell’Hpc, ovvero computer dotati di elevata capacità di calcolo grazie al collegamento di centinaia e migliaia di microprocessori.

La loro parola d’ordine è innovazione continua.

Attualmente lavorano per cambiare il paradigma computazionale da “embedded a pervasive”, ovvero la nuova frontiera prevede computer che sono interconnessi con altri oggetti in una rete di comunicazione, grazie ai quali, ad esempio, sarà possibile portare con sé un sistema che monitorerà in continuazione i principali parametri fisiologici, consentendo magari la prevenzione di molti tipi di malattie.

Le nuove sfide previste?
Riguarderanno il rapporto tra il computer e l’uomo, creare “angeli custodi virtuali”, sistemi in grado di funzionare senza bisogno dell’uomo.


Fantascienza? Staremo a vedere!

martedì 10 marzo 2009

Patto salva minori: la rete non è il paradiso delle libertà

I bambini e gli adolescenti che chattano regolarmente sono aumentati e con loro aumentano gli “orchi” e le loro trappole.

I 17 grandi gestori di internet hanno finalmente firmato un protocollo per proteggere i piccoli navigatori della rete.

Una terra senza legge è una terra pericolosa, però è importante capire quali regole sono necessarie e utili. Ovviamente non dovranno esserci norme che possano imbrigliare la libertà di pensiero di ognuno. La tutela e i principi etici e giuridici, infatti, non dovranno pregiudicare la possibilità per ogni utente di muoversi liberamente nel virtuale.

Ci auguriamo quindi che le regole servano a provvedere alla protezione dei minori, non ha distorcere o limitare le possibilità di un mondo wide web!

venerdì 6 marzo 2009

Forum della comunicazione

Il 26 e27 Marzo presso il Palazzo dei Congressi a Roma è in programma la seconda edizione del Forum della Comunicazione 2009.

I temi centrali del Forum sono divisi in quattro aree di interesse: Italian style e l'immagine dell'Italia nel mondo, la formazione universitaria e d'impresa e l'apertura delle professioni, l'innovazione a partire dai new media, la responsabilità sociale, gli scenari del sistema mediatico alla luce dei cambiamenti della società.

Due giorni di incontri e di eventi in cui l’obiettivo è risaltare il ruolo della comunicazione come fondamento per lo sviluppo economico, sociale, politico e culturale di un Paese, soprattutto nel contesto attuale dove anima la sfiducia.

Interessanti sono anche le conferenze parallele che saranno degli approfondimenti e quindi motivo di confronto dove i temi trattati sono: la comunicazione d’impresa, il design, il product placement, i new media, il marketing 2.0

Dimenticavo, l’ingresso è gratuito…e noi ci saremo!

martedì 3 marzo 2009

La battaglia dei “diritti” colpisce YouTube

Dopo il grande successo arrivano le polemiche!
Com’era inevitabile, per il “portale dello sharing” fioccano i ricorsi delle case discografiche e cinematografiche.

La prima a fare causa a YouTube è stata Viacom, seguita da Mediaset e per ultima la Warner che ha rotto i rapporti con il sito multimediale costringendo l’azienda a togliere dalla “programmazione” tutti i video targati Warner.

Il motivo è il solito: “copyright infrigment”, le canzoni e i video erano sul sito senza alcuna forma di accordo con gli aventi diritto.

Insomma, YouTube prova a forzare le regole del copyright?
Secondo Patrick Walker, responsabile del rapporto con i partner, non è così. Il loro interesse è la protezione dei diritti d’autore e del copyright, e la loro missione è organizzare l’informazione e renderla accessibile a tutti.
Il loro semplice messaggio, per l’industria dello spettacolo, è di cercare di lavorare in partnership per riuscire ad adattarsi ai continui cambiamenti di scenario.

Ma… anche la legge colpisce!
Infatti è tempesta nel mondo della rete per la misteriosa proposta di legge anti-pirateria che dovrebbe sanzionare i download illeciti tramite il peer-to-peer. Alla terza infrazione è previsto il ritiro dell’accesso ad Internet. E secondo tale proposta ai prestatori di servizi, in caso di illegalità, sono attribuiti specifici profili di diretta responsabilità civile, amministrativa e penale.


Ci chiediamo se si ritornerà a concepire il copyright come uno strumento censorio e non di sviluppo sociale come siamo abituati a percepirlo.