giovedì 10 luglio 2008

I social network come strumenti di confronto per la vita reale


I social network e gli strumenti ad essi correlati come i forum e le chat sono contestati da diverse correnti di pensiero, considerati da alcuni inutili trastulli o luoghi di ritrovo per nerd o disadatti sociali.

All’immagine negativa contribuiscono complici anche le fiction tv che scoprono spesso l’assassino di giovani vittime tra gli amici virtuali archiviati nel pc.

Evitando di entrare in facili luoghi comuni, riteniamo vadano evidenziate anche le grandi potenzialità di questi strumenti.

I social forum sono un’interessante strumento di verifica del humus sociale. Come una sonda sempre accesa che da spazio all’espressione del singolo, talvolta discordante dalle classiche “voci autorevoli”.

Ne è un caso più che riuscito il noto e contestato blog di Beppe Grillo, sulla cui scia stanno nascendo diverse realtà imprenditoriali. O gli scoop di cronaca di AgoraVox di cui abbiamo già parlato in questo blog.

Ma è quando avvengono tristi fatti di cronaca o scelte di grande impatto sociale come l’eutanasia, i diritti umani, leggi come l’aborto, che i social forum esprimono il meglio della loro natura originale:

il dialogo ed il confronto tra persone reali di un mondo reale.

Attraverso i forum ad esempio è possibile leggere partecipazione e suggerimenti reali, vissuti rispetto ai dogmi a volte triti e ri-triti delle voci “autorevoli”.

Prendendo come esempio il caso di cronaca nera di questi giorni è stata richiesta l’opinione di sociologi di grande fama ed età, che hanno condito con commenti a dir poco di ovvietà scadente, suggerimenti talvolta banali e fuori luogo.
Forse per commentare, capire ed indirizzare realmente il pubblico bisognerebbe attingere di più dal mondo reale, sia come esigenze che come esperienze.

Certo la solitudine c’è, è un male non solo del nostro secolo, e questo può essere un mezzo utile a sconfiggerla, ma come tutti gli strumenti può fare del bene, ma anche tanto, tanto male.

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